giovedì 23 luglio 2009

Gemellaggio tra l'ANPI di Spoleto ed il circolo culturale sloveno Oton Zupancic di Sant’Andrea - Gorizia

Per onorare la festa della Repubblica, nei giorni dal 30 maggio al 02 giugno 2009, la sezione ANPI di Spoleto intitolata a Probo Martinelli, combattente della guerra di Spagna, e la sezione dell’ANPI di Sant’Andrea - Standrez in provincia di Gorizia, hanno organizzato un gemellaggio ricordando i partigiani jugoslavi, sloveni e umbri che hanno combattuto con gli umbri sulle montagne della Val Nerina.
Per l’occasione sono arrivati in visita a Spoleto circa 45 membri dell’Anpi di Sant’Andrea e del circolo culturale sloveno Oton Zupancic di Sant’Andrea - Gorizia che ha collaborato all’evento.
Sono state apposte varie corone, tra le quali una nella Rocca Albornaz a Spoleto, dalla quale evasero alcuni prigionieri come primo atto della Resistenza spoletina, a Forca di Cerro nel luogo della fucilazione di 19 partigiani jugoslavi e a Norcia, presso la targa che ricorda la partigiana, medaglia d’argento al valor militare, Rosa Marucci di Norcia ed e’ stato visitato il luogo a Castelluccio di Norcia dove venne ucciso Paolo Schiavetti Arcangeli, medaglia d’oro al valor militare.
Il gemellaggio ha avuto il suo apice nel cinema-teatro di Arrone con il concerto del gruppo vocale maschile Sraka che fa parte del circolo culturale Zupancic. Patrocinato dal comune e’ stato un momento di ricordo e di conoscenza reciproca oltre che ad un momento di arte canora, durante il quale sono intervenuti con dei brevi racconti di memorie il presidente dell’ANPI di Spoleto, il sig. Gianpaolo Loreti e la presidente dell’ANPI di S.Andrea , il Cavaliere della Repubblica Vilma Braini. Il circolo Zupancic che prende il nome da un poeta sloveno, nasce dopo anni di terrore e di persecuzioni nel 1945, subito dopo la liberazione alla fine della seconda guerra mondiale, a Sant’Andrea, in provincia di Gorizia, in un territorio finalmente libero e sicuramente in un periodo di rinascita dopo tanto dolore.
Sin dalla sua fondazione, l’obbiettivo del circolo, è quello di preservare, valorizzare e di far conoscere la cultura e la storia della minoranza slovena, della sua lingua, dei suoi usi e dei suoi costumi Tra le varie attività, spicca sicuramente quella canora, molto amata dal popolo sloveno e dalla quale nasce anche il gruppo vocale maschile Sraka che si compone di circa 16 coristi tra i 30 e i 40 anni e che e’ diretto dal maestro Bogdan Kralj di Trieste.
I rappresentanti del circolo hanno ricordato che fino alla fine della prima guerra mondiale, 1918, la loro era una terra multiculturale, dove convivevano tutti i popoli dell’impero austroungarico. Con l’avvento del fascismo fu proibito l’uso della loro lingua madre, lo sloveno, le scuole slovene vennero abolite e molte persone vennero allontanate dai loro posti di lavoro per italianizzare anche questa terra. Poi arrivò l’invasore nazista.
Gli operai e gli intellettuali rimasti, erano contrari al regime, e nacque così anche a Sant’Andrea e a Gorizia, la Resistenza.
A Sant’Andrea furono molti gli uomini e le donne che si mobilitarono e raggiunsero le formazioni partigiane nei boschi e nelle montagne della zona. Nel paese rimasero per lo più bambini e anziani che lavoravano di nascosto per procurare ai partigiani vestiario, medicinali e tutto il necessario per la loro sopravvivenza. Tra questi anche la signora Braini che all’epoca era una giovinetta di appena 16 anni, che dopo essere stata arrestata a seguito di una spiata, interrogata e torturata, fu deportata con l’ultimo trasporto partito dal Friuli Venezia Giulia fino al campo di concentramento di Bergen Belsen dal quale tornò nell’agosto del 1945.
Il concerto, al quale era presente anche una delegazione dell’ANPI di Terni, si e’ concluso con il saluto del sindaco del comune di Arrone e con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del gemellaggio, il sig. Filippo Schiavetti Arcangeli, il sig. Giovanni Simoncelli, l’ANPI di Spoleto, di Terni e di Gorizia, con un ringraziamento particolare al sig. Loreti Alberto che da anni vive a Gorizia ma che e’ originario di Spoleto e che ha dato l’avvio e l’idea per questo evento importante per la nostra memoria.

Sant’Andrea - Standrez, 10 giugno 2009

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