martedì 20 gennaio 2009

Ricordato a CESI il partigiano Germinal Cimarelli




Grande partecipazione a CESI alla cerimonia voluta dall'ANPI per ricordare il sacrificio del partigiano Germinal Cimarelli, che 65 anni fà cadde sotto il piombo nazifascista per coprire la ritirata dei suoi compagni.

Alla cerimonia hanno partecipato autorità civili e militari, rappresentanti della Prefettura, del PD e della CGIL. Hanno parlato il sindaco di Terni Paolo Raffaelli, l'assessore provinciale Pelini e il presidente della Circoscrizione Venturi. Folta rappresentanza delle scuole e stato maggiore dell'ANPI al completo con Pellegrini, Filippetti e Valsenti.

martedì 13 gennaio 2009

20 Gennaio 2009 : 65° anniversario di Germinal Cimarelli




Il 20 gennaio 2009 è il 65° anniversario della morte di Germinal Cimarelli, medaglia d'oro alla memoria, caduto per la libertà dell'italia combattendo contro il nazifascismo.

ANPIA E ANPPIA DI TERNI con il patrocinio del Comune di Terni e della Provincia di Terni

Programma
- ore 9,00 - Raduno a CESI delle delegazioni incaricate per recarsi presso il monumento di Torre Maggiore
- ore 9,30 - Deposizione delle corone
- ore 10,30 . Incontro dei cittadini, delle autorità civili e militari, degli studenti, delle associazioni d'armi e dell'ANPI e dell'ANPIA di Terni presso la ex Chiesa S.Michele Arcangelo dove avverrà la commemorazione.

Nato a Terni nel 1911, caduto a Terni il 20 gennaio 1944, operaio specializzato, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria
Comunista, nel 1938 era stato condannato al confino, prima alle Tremiti e poi a Ventotene. Liberato con la caduta del fascismo, fu tra i primi organizzatori della Resistenza in Umbria. Incaricato di tenere i collegamenti tra le formazioni partigiane umbre, il Partito comunista e i CLN di Roma e Firenze, Cimarelli (nonostante una grave menomazione della vista), chiese ed ottenne di impegnarsi sul campo. Al comando di una formazione di diciotto partigiani, ai quali si aggiunsero alcuni militari sovietici fuggiti dalla prigionia, Cimarelli combatté contro i nazifascisti nella zona montagnosa che va dalla Prata a Cesi, fino a Giuncano. I tedeschi occupanti, messi in difficoltà dalla combattività degli uomini di Cimarelli, il 20 gennaio 1944 attaccarono di sorpresa e in forze sul Monte Torremaggiore. L’operaio antifascista cadde per consentire ai suoi compagni di sganciarsi.
La motivazione della Medaglia d’oro dice: “Dopo l' 8 settembre fu tra i primi a insorgere contro l'invasore. Comandante di un distaccamento partigiano, durante un potente rastrellamento tedesco, allo scopo di evitare la distruzione del suo reparto in procinto di essere accerchiato, ne ordinava il ripiegamento che proteggeva, rimanendo solo sul posto, col fuoco di una mitragliatrice diretto contro i tedeschi incalzanti. Quale sfida al nemico issava il tricolore e dopo lunga ed impari lotta, crivellato di colpi, cadeva da eroe sull'arma, salvando così con il suo cosciente sacrificio tutti i suoi compagni”.
Il ricordo dell’operaio antifascista è ancora molto vivo nel Ternano. A Cimarelli è intitolata una Polisportiva, un’associazione di giovani e una piazza. Ogni anno viene disputato un importante Torneo di nuoto che porta il suo nome e che, nel 2005, è giunto alla 26a edizione. L’eroe partigiano è anche ricordato da un monumento alla “Brigata Gramsci”, eretto in un faggeto presso la cima (1.120 metri) del Monte Torremaggiore.

L'immagine utilizzata si trova all'indirizzo italy.indymedia.org/news/2004/01/465023.php

domenica 21 dicembre 2008

COMITATO CITTADINO ANTIFASCISTA DI ORVIETO

COMUNICATO STAMPA

DUE APPUNTAMENTI PER TORNARE A RIFLETTERE INSIEME: LA REALTA' DEI CAMPI NOMADI IN ITALIA E LA VIOLENZA SUI CIVILI NEL COMPRENSORIO ORVIETANO ( 1921-1944), QUELLO CHE ANCORA NON SI SAPEVA

A un anno esatto dalla sua costituzione, il Comitato cittadino antifascista che, in questa fase di silenzio ha continuato a lavorare e unitamente ad altre realtà associative ha inaugurato di recente un Centro di documentazione popolare, torna ad aprirsi alla città proponendo due nuove iniziative, spazi di riflessione funzionali alla prosecuzione di un dibattito.

A dimostrazione del fatto che argomenti quali l'antifascismo, il razzismo, la paura del diverso siano di assoluta attualità in questo paese ci hanno pensato i fatti a dimostrarlo nell'arco di quest'anno.

I tg e i giornali sono passati dal raccontare gli espisodi di microcriminalità commessi da stranieri e rom, alle aggressioni perpetrate a danno degli stessi soggetti unitamente a omosessuali, senzatetto, fino ad arrivare a ragazzi dal "look particolare", facili bersagli di frange aderenti alla destra estrema.

L'assassinio di Abba a Milano, i roghi di Ponticelli a Napoli, i pestaggi a danno di gay e lesbiche a Roma, il senzatetto bruciato a Rimini, l'assalto di piazza Navona, la ragazza picchiata brutalmente in treno perchè trovata con una kefia... episodi che raccontano di un paese alla deriva, non solo per la crisi economica che lo sta travolgendo, quanto per l'imbarbarimento che ne mina le fondamenta democratiche.

La propaganda della paura ha alla fine sortito i suoi peggiori effetti, non solo in ambito istituzionale col pacchetto sicurezza, ma nel sentire comune, portando alla de-umanizzazione e alla conseguente quanto inevitabile demonizzazione della diversità in quanto tale.

Già a gennaio di quest'anno l'invito alla città era mirato a far riflettere su un pericolo che era semplicemente paventato, ma non ancora in atto, oggi, a distanza di quasi un anno, risulta indispensabile riallacciare le fila del discorso, tornare a discutere e a far discutere.

Venerdì 19
, insieme ad alcune realtà romane, la Cooperativa sociale Ermes e Arci Immigrazione Lazio, tenteremo un primo passo in tal senso affrontando nello specifico la questione "campi nomadi", realtà che seppur non troppo vicina a Orvieto costituisce il punto di partenza per un dibattito ancora più ampio volto ad inquadrare realtà definite marginali e potenzialmente a rischio (rom, immigrati, senzatetto) alla luce dell'imminente approvazione della legge 733 ( nota come pacchetto sicurezza).

Cosa succederà nei campi in seguito all'approvazione della legge? Qual'è la situazione attuale? Chi sono i rom italiani, da dove vengono, come vivono, qual'è il loro livello di integrazione soprattutto in ambito scolastico? Quali le problematiche? Quali i risultati del censimento? E il rapporto della commissione europea che ha giudicato " inammissibili" le condizioni dei campi nomadi in Italia...? Questi e molti altri i temi che verranno affrontati, col contributo attivo e partecipe di tutti i presenti.

Seguirà quindi un momento conviviale con degustazione di piatti tipici direttamente dai "campi".

Infine un salto nella storia recente con l'inchiesta-documentario sulla deportazione e lo sterminio dei rom durante la seconda guerra mondiale, Porrajmos.

Sul filone della memoria viaggia anche il secondo appuntamento, quello di sabato 20, che vedrà la presenza di un giovane studioso, Angelo Bitti, autore, tra l'altro di un interessante saggio storico relativo alle efferatezze compiute in Umbria da nazisti e fascisti nostrani nel biennio '43-'44.
"La Guerra ai civili in Umbria (1943-1944) - Per un Atlante delle stragi nazifasciste".
Con Bitti affronteremo insieme il tema delle violenze ai civili nel comprensorio orvietano a partire dal 1921 e fino al 1944.





VENERDI' 19 DICEMBRE

ORE 18.00

CAMPI NOMADI, FRA REALTA' E FALSI MITI
dai pogrom al pacchetto sicurezza
intervengono Cooperativa sociale Ermes, ARCI immigrazione Lazio
a seguire:
NOMADISMI CULINARI- a cura delle donne del Campo Nomadi Villa Gordiani

ORE 21.00

proiezione video

PORRAJMOS- a cura di Opera Nomadi

SABATO 20 DICEMBRE
ORE 17.30
LE VIOLENZE SUI CIVILI NELL'ORVIETANO ( 1921-1944)
conversazione con
Angelo Bitti
autore del libro
"La guerra ai civili in Umbria ( 1943-1944). Per un atlante delle stragi nazifasciste"



Presso il Centro di documentazione popolare in Via Magalotti 20 ( Orvieto)