giovedì 10 dicembre 2009

SHLOMO VENEZIA AD ORVIETO: IL NUMERO 182727 di AUSCHWITZ






Grande partecipazione al Palazzetto dello Sport di Ciconia (Orvieto) all’incontro con SHLOMO VENEZIA, uno dei pochi sopravvissuti del campo di concentramento di AUSCHWITZ.
L’iniziativa è stata lanciata dall’ANPI di Orvieto e raccolta dal Liceo Scientifico E. Maiorana.
Presenti le quinte classi del Liceo Scientifico e delegazioni della Scuola Media Ippolito Scalza, della Scuola Elementare Sette Martiri, dell’Istituto Maitani e della Scuola Media Superiore Benedetto Brinn di Terni.
470 studenti hanno ascoltato per oltre due ore il racconto di SHLOMO VENEZIA: dal lungo viaggio, durato 11 giorni da Atene ad Auschwitz, all’arrivo e alla terribile esperienza del campo di concentramento. Il Preside dell’Istituto Maiorana Franco Raimondo Barbabella ha aperto l’iniziativa alla quale hanno preso parte anche Giorgio Oliveti, responsabile AMPI di Orvieto, Valentino Filippetti Vice Presidente AMPI di Terni, Alberto Piccioni e Andrea Sensitoni dell’ANPPIA di Terni.

mercoledì 2 dicembre 2009

MARSCIANO : " PACE IN MEDIO ORIETE, è il tempo delle nosttre responsabilità"






L'ANPI di MARSCIANO organizza per mercoledi 9 dicembre alle ore 17,00 presso la sala "A.Capitini" un incontro pubblico sul dramma in medio oriente.
Interverrano Alfio Todini,Sindaco di Marsciano e Flavio Lotti, coorrdinatore della Tavola della Pace.
Prenderanno parte all'iniziativas alcuni partecipanti alla settimana per la pace svoltasiin Israele e Palestina dal 10 al 17 ottobrte 2009 e verrà proiettato un film realizzato per l'occasione.

AMELIA - PRESENTAZIONE LIBRO DI ANGELO BITTI "LA GUERRA AI CIVILI IN UMBRIA"


VENERDI' 4 DICEMBRE 2009 ORE 21 - SALA CONTI PALLADINI BIBLIOTECA COMUNALE DI AMELIA - PRESENTAZIONE LIBRO DI ANGELO BITTI "LA GUERRA AI CIVILI IN UMBRIA"







Il volume è finalizzato a delineare un quadro completo delle violenze perpetrate dai tedeschi e dai loro alleati fascisti nei confronti della popolazione umbra nel biennio 1943-1944.

Il testo è il risultato del primo studio di questo tipo realizzato in maniera organica e sistematica nella nostra regione, sulla scia di un filone, avviato a metà degli anni Novanta, che ha già portato al compimento dell'indagine storiografica su alcune realtà dell'Italia centrale.

Considerato che la maggior parte dei criminali nazi-fascisti sono rimasti impuniti, il ricordo appare l’unico modo per far si che il prezzo pagato da tanti uomini e donne che persero la vita in quei tragici mesi non rimanga un sacrificio inutile.

All'incontro sarà presente l'autore dell'opera.

Invitiamo tutti a partecipare per non dimenticare e perché la forza del ricordo e della memoria possa evitare che certe tragedie possano ripeters
i.

martedì 1 dicembre 2009

ANPI di Terni : "difesa della democrazia e per l’attuazione della Costituzione Repubblicana"






DOCUMENTO APPROVATO DAL DIRETTIVO ANPI DI TERN TENUTO NELLA SALA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE il 1 DICEMBRE 2009.

Con questa riunione l’ANPI di TERNI intende contribuire alla campagna avviata dall’ANPI Nazionale in difesa della democrazia e per l’attuazione della Costituzione Repubblicana.
Non è necessario dilungarsi sui tanti episodi che si susseguono giornalmente e che vedono esponenti autorevoli del Governo e della maggioranza attaccare il Capo dello Stato, il Parlamento, la Magistratura, la corte Costituzionale.

Questi sono gli effetti di un processo che viene da lontano e che vede una crisi profonda economica, sociale e culturale di tutto l’occidente sviluppato.

Quella che scorre sotto i nostri occhi non è solo una grave crisi economica ma un poderoso processo di modernizzazione che vede ridefinirsi i rapporti di forza tra diverse aree geopolitiche del mondo e che si concluderà con una qualità della vita e modelli di consumo profondamente diversi.

Come tutti i terremoti questa crisi ha prodotto uno squarcio dove passano nuove speranze ed aspettative ma riemergono anche fantasmi di un passato che pensavamo ormai alle nostre spalle.

Milioni di uomini si sono messi in cammino cercando si sfuggire a guerre, carestie, fame e violenza e portano nel ricco e opulento occidente il loro lavoro, le loro culture ma al tempo stesso provocando il riemergere di razzismo xenofobia e violenze di ogni genere.

A partire dagli anni ’70, la popolazione immigrata di regola soggiornante in Italia è più che raddoppiata, ogni dieci anni.
Dalle 648.935 unità nel 1991, si è passati a 1.362.930 unità nel 2001, alle 3.891.295 nell’anno passato.

Il fenomeno é, ormai, di tutta evidenza, come le conseguenze che ne derivano.

A ciò si deve aggiungere, comunque, un abbassamento generale delle nascite regolari in tutto il continente europeo e dunque, concretamente, di un numero inferiore di cittadini legittimati a governarlo.
Statistiche e dati si allontanano sempre più dalla realtà in cui viviamo, perché deficitarie delle importanti quote rappresentanti i rifiutati dalle nostre società esclusive.

Se le nuove Carte Costituzionali, infatti, proclamano l’esistenza di diritti universali inviolabili, che affiancano quelli riservati ai soli cittadini, le leggi ordinarie degli ultimi decenni rendono sempre più difficile l’acquisizione proprio di quello status giuridico che assicura piena dignità sociale.
Le regole astratte mal si adattano alla maggioranza dei casi concreti e così risulta la sempre più frequente esistenza di nati, cresciuti e vissuti nel medesimo territorio, frequentanti i medesimi ambienti, ma di fatto diseguali.

Il secondo aspetto da mettere in evidenza è la divaricazione tra i principi come quelli sanciti dalla nostra Costituzione che fanno del Lavoro uno dei valori fondanti del Paese e la realtà di tutti i giorni che vede crescere disoccupazione, precarietà, sfruttamento e morti sul lavoro.

E potremmo continuare tra i tanti principi enunciati e pratiche quotidiane che le disattendono.

Da qui nasce la crisi della democrazia che è innanzitutto sfiducia nelle istituzioni, sfiducia che con la politica si possano cambiare le cose.

Ecco che allora la nostra battaglia in difesa della democrazia e per l’attuazione della Costituzione è innanzitutto un messaggio di speranza, è “l’ottimismo della volontà” è la consapevolezza che ci viene dalle lezioni del passato dove in pochi iniziarono a difendere valori giusti ma si trovarono in molti poi a sostenerli.

Oggi c’è un’emergenza democratica, la popolazione vive problemi enormi di natura economica e sociale, i nostri giovani hanno un futuro incerto ma ci sono anche segnali importanti di partecipazione e di impegno come il rinato movimento studentesco e le iniziative sindacali contro la crisi.

Le stesse primarie del PD hanno segnalato una forte spinta alla partecipazione democratica che attraversa gran parte dell’area politica del centro sinistra.

L’ANPI di Terni intende dare il proprio contributo su piu’ versanti.
Intanto quello della cultura, quello della conoscenza e della Memoria.
Insieme all’ANPPIA abbiamo programmato moltissime iniziative soprattutto nelle scuole.

L’ultima ad Orvieto con Marcello Pezzetti, autore del libro sulla SHOAH ITALIANA mentre il prossimo appuntamento è fissato per Giovedì 10 Dicembre 2009(sala da definire in una scuola di Orvieto- ore 10.00), dove con il contributo delle Scuole di Orvieto e il Patrocinio del Provveditore agli Studi di Terni, si terrà un incontro pubblico con uno degli ultimi testimoni di Auschwitz, Shlomo Venezia, nato a Salonicco, in Grecia, nel 1923, oggi documentarista e scrittore di origine ebraica.

Ma sono state moltissime le iniziative nelle scuole e le manifestazioni commemorative in tutti i luoghi della resistenza ternana.

Con questa riunione diamo avvio al tesseramento 2010.

Non si tratta solo di rafforzare organizzativamente e territorialmente la nostra organizzazione.

Ma si tratta di farla crescere politicamente, di raccogliere energie nuove, intellettuali, insegnanti, giovani.

Per realizzare questo obbiettivo è necessario affrontare i temi dell’oggi, farsi capofila delle battaglie contro ogni forma di razzismo e di xenofobia, educare alla cittadinanza europea.

Da qui due nuovi progetti come quello dell’ECOMUSEO della Resistenza in Valnerina ed il gemellaggio con l’ANPI dell’Abruzzo.

Due simboli della sofferenza e del riscatto che sono tra tratti costituenti degli antifascisti.