lunedì 19 maggio 2008

La Storia Antifascista di Pietralunga

La storia di Pietralunga e di tanti altri Paesi d’Italia va ricordata:
L’8 settembre 1943, presso il Voc. San Salvatore, e il 13 settembre 1943, in Loc. San Faustino del Comune di Pietralunga, si costituivano i nuclei di resistenza ai nazi-fascisti.
Dai primi nuclei nacque una Brigata organizzata, in seguito denominata: Brigata Proletaria d’urto San Faustino.
Dopo un inverno di resistenza e vari scontri militari, finalmente il 30 Aprile 1944, la Brigata occupava la caserma Repubblichina di Pietralunga e dichiarava “Pietralunga zona libera” insediando di nuovo il Sindaco Luigi Pauselli, cacciato dai Fascisti nell’aprile del 1921, festeggiando nella massima libertà, dopo 23 anni, la festa del I° Maggio.
Dopo questa data il territorio del Comune di Pietralunga fu teatro di sanguinosi scontri, tra alleati e partigiani da una parte, e nazi-fascisti dall’altra, con devastazioni e perdite umane anche tra i civili, sino alla definitiva liberazione avvenuta il 29 luglio 1944.
La lotta dei partigiani e dei civili che li hanno sostenuti è stata riconosciuta con l’assegnazione al Comune di Pietralunga di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Questa è la storia.
Il Comune di Pietralunga, unico Comune dell’Umbria decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, per unanime volontà di partigiani e istituzioni è stato ritenuto simbolo regionale della Resistenza.
La Regione dell’Umbria e tutte le altre istituzioni hanno sostenuto la realizzazione del Monumento.
Il progettista, Arch. Giovanni Corradetti, ha concepito un’opera che ”non ha carattere sorprendente né vuole porsi come frattura del paesaggio e della sua storia; essa è piuttosto un taglio nel terreno che nello stesso tempo mantiene e rinsalda la continuità con esso: e’ il luogo dove fermarsi, dove sedersi o semplicemente attraverso cui passare come fosse ancora un pezzo della città.”

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